EDITORIALE - Se anche le banche vendono hi-tech
Data: 28-10-2014

Campanella dell'ultimo giro per il trade tradizionale: cosa vuol fare da grande?


Se anche gli istituti di credito si mettono a vendere prodotti di elettronica di consumo, allora per il trade tradizionale è proprio suonata la campanella dell'ultimo giro. Il fenomeno non è nuovo, ma chi pensava potesse trattarsi di un servizio eccezionale è rimasto deluso. Basta andare sul sito di Unicredit e trovare a sinistra lo spazio dedicato a un vero e proprio store con offerte di apparecchi hi-tech valide fino all fine del mese di febbraio 2015, ovviamente riservate ai clienti.

Se non abbiamo visto male, i prodotti sono tutti di una sola marca: Samsung. Ora, detto che l'azienda coreana fa il suo mestiere, che è quello di vendere il più possibile a chiunque le compri la merce, la prima domanda che ci è passata per la mente è stata questa: invece di far finta di nulla, quale sarebbe stata la reazione del nostro trade se al posto di Samsung ci fosse stata un'altra azienda del settore eldom? Supponiamo che qualche voce grossa si sarebbe sentita.

Attacco su più fronti
Ma il punto non è questo. Il punto è che il canale retail tradizionale, attaccato su più fronti sia dal proprio interno (l'uso costante e sconsiderato della promozione di prezzo da parte di insegne la cui forza sta proprio in questo e solo in questo), sia dall'esterno (e-commerce e altri canali, come abbiamo visto) deve mettere a fuoco che la sua arma più letale sul terreno della concorrenza se l'è dimenticata in un cassetto negli ultimi dieci anni.

Fiducia
Un'arma che ha tanti nomi: dialogo con il consumatore, consulenza, servizio, contatto umano, accoglienza. La sua gara non può essere sul prodotto in sé, che sta prendendo tutte le strade possibili e immaginabili, ma ciò che sta attorno al prodotto. Vogliamo usare una parola sola? Fiducia. Ed è su questo fronte che registriamo una piccola grande novità nella comunicazione delle insegne ai consumatori: la decisione di Expert di pubblicare nei propri ultimi volantini le facce e i nomi di coloro che sui punti vendita rappresentano l'azienda (commessi, soprattutto). Nel maggio 2013 dedicammo un editoriale alla decisione della catena Conad di adottare uno slogan molto significativo: “Persone oltre le cose” (http://www.biancoebruno.it/contenuto.asp?c=6&sc=0&id=696). Scrivemmo che era di questo che i consumatori avevano e hanno bisogno quando acquistano un elettrodomestico: trovarsi di fronte una persona in grado di capirla, di ascoltarla, di consigliarla, di assisterla. L'iniziativa di Expert va in questa direzione. Metterci la faccia significa assumersi responsabilità, garantire trasparenza e disponibilità, offrire rassicurazione. Certamente non basta per uscire dall'angolo, ma serve per non rimanerci.  

 

 

 

Fonte: Bianco&Bruno